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La prima volta che incontrai Pierangelo fu in sala d'incisione..mi chiamò per dare un'atmosfera"country" alla sua "Cent'anni di meno", quel riff ripetuto tra una strofa cantata e l'altra aprì le porte di un'amicizia lunga anni e anni, fatta di collaborazioni, feeling profondo e passione per la buona musica.

Ho stimato sinceramente  Pierangelo per la sua grande umanità, la sua forza nel credere in valori fondamentali quali la coerenza, la fratellanza tra la gente,l'onestà intellettuale, ed anche per la sua cocciutaggine nel proporre sempre ciò che amava: una musica semplice che arrivava dritto al cuore, parole che nascevano naturali, perchè la sua musica non aveva niente di artefatto..

Semplice e ricca come la sua terra e la sua gente.

Nessun compromesso con il business discografico.Ecco un denominatore comune tra lui e me.

Era un bluesman anche se passava per un cantautore. 

I primi bluesmen della storia non erano per caso cantautori? e quando aveva delle sue canzoni di sapore blues mi ha sempre chiamato a suonare la "mia "armonica...

Me lo disse subito che mi apprezzava come musicista e come persona, un complimento da una persona come lui mi fa adesso ancora più piacere di una volta...

Mi manca, ci manca..Mi manca il suo sorriso largo e dirompente, mi manca la sua parlata dialettale, mi manca la sua voglia di vivere. 

Però, come tutti i grandi uomini, è presente  spesso  nella nostra giornata.. 

Perchè la sua musica, la sua carriera era la colonna sonora della vita, con i suoi giochi di luce e "certi momenti"..

Ciao Angelo e grazie ancora per la tua grande eredità umana e artistica..il tuo amico 

Fabio Treves

Grazie a Fabio Treves per il pensiero e la foto ( tuti i diritti sono del sito www.trevesbluesband.com)