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              Luca Orioli

Racconto dell'incontro avuto a Milano con Luca Orioli il  15/3/2005

                    di Morrone Marco

 

Mercoledi 15 marzo ho avuto la fortuna e l'onore di incontrare nella sua casa discografica di Milano , Luca Orioli.

Da alcune settimane eravamo in contatto e Luca ha subito dimostrato entusiasmo  per la possibilità di vederci e parlare di Pierangelo .

Cosi appena impegni e tempi reciproci c'è lo hanno permesso abbiamo trovato uno spazio per realizzare questo ricordo.

Arrivo negli uffici dell'Artambo la sua casa di produzione intorno alle 11 e subito iniziamo a chiacchierare di musica e di Pierangelo.

Gli parlo del sito , della nostra iniziativa ; lui sa già molto , ha già visitato il sito e l'idea gli piace.

Mi chiede di Bruna Bertoli , dei figli , mi raccomanda di salutargli tutta la famiglia.

 Parliamo un pò del cd tributo che lui sà essere uscito , di come sia stato un lavoro poco pubblicizzato . In quel momento scorrono sulla tv che c'è li  le immagini di Ligabue ed è quindi inevitabile parlare anche di questo artista e del suo rapporto con Pierangelo Bertoli prima e dopo l'arrivo del successo.

Poi si inizia a viaggiare nell'album dei suoi ricordi.

Prima di conoscere Pierangelo , Luca era uno dei creatori della Tortellino Music di Mauro Malavasi a Bologna.

Un genere sicuramente diverso da quello di Pierangelo.

Negli anni 80 arriva però la voglia di provare l'esperienza di una tournee.

Ed è qui che un impresario della CGD lo contatta per una possibile partecipazione alla tournee di Pierangelo Bertoli.

Luca mi confessa di come la musica di Pierangelo era poco conosciuta da lui prima di allora , ma che sicuramente Bertoli era un nome a lui noto e quindi accetta subito e con molto entusiasmo questa occasione.

Il primo incontro  è nella casa di  Bertoli a Formigene.

Nasce subito un rapporto di stima , di simpatia tra i due : ognuno sente che l'altro gli può insegnare  qualcosa unendo le due esperienze musicali .

Luca ricorda come in quelle 2 tournee che hanno vissuto insieme nasce e si rafforza questo rapporto di stima.

Spesso Pierangelo ha dormito con il maestro Orioli in camera durante i pernottamenti negli alberghi,  tante volte Bertoli era portato in spalla da Luca per salire sullo sgabello che lo vedeva protagonista nei suoi concerti in quegli anni ("quando non c'era Maurizio che era l'addetto a questo compito ero io a portarlo sullo sgabello")e più volte Luca ha guidato la macchina di Pierangelo facendo lunghe conversazioni e discussioni  durante gli spostamenti .

Luca si ricorda Pierangelo come un gran chiacchierone : spesso in stanza dopo i concerti aveva ancora voglia di parlare e si fermava sempre dopo i concerti a parlare e salutare i suoi fans . "Spesso dovevamo portarlo via a forza".

Gli argomenti delle lunghe chiacchierate erano dei più vari anche se la politica era quello più frequente. 

In quegli anni partecipano insieme a centinaia di concerti e la risposta di pubblico è sempre buona , ci sono anche dei gruppi di affezionati che seguono Pierangelo in lungo e largo .

I ricordi piano piano tornano alla mente di Luca.

Pierangelo è ricordato come un'uomo positivo  che voleva essere trattato come una persona normale , senza nessuna compassione. Anzi dove vedeva compassione diventava scontroso.

Gli chiedo come nasce Campane il brano che porta la firma di Pierangelo e di Luca e qui scopro una vera e propria chicca.

Infatti Campane nasce un pò come una sfida : parlando tra di loro Pierangelo aveva detto a Luca "scommetto che non sei capace di fare una musica con la sola chitarra". Luca si impegna e nei giorni seguenti va a casa di Pierangelo e gli propone degli accordi dal quale poi nasce la musica di Campane. Pierangelo ci fa su un testo e poi lo incide.

"La ricordo come una gratificazione" mi confessa Luca .

Si parla anche di attualità di come Bertoli sia stato dimenticato da questo mondo mediatico .

 Il mercato e i pregiudizi della Tv , una Tv dove va solo lo stile "bello" , dove conta l'apparenza e non la musica. Pierangelo in questo mondo discografico e mediatico è sicuramente una persona scomoda da vedere e sentire. E' questa l'idea di Luca che chiude dicendo una frase emblematica "Secondo me Pierangelo sarebbe stato volentieri fuori da questa Tv "

Gli chiedo quando è stata l'ultima volta che si sono sentiti e lui mi racconta di averlo chiamato dopo il successo di "Spunta la luna dal monte" a Sanremo. Partecipazione che anche Luca mi confesserà inaspettata ma che sicuramente vede Pierangelo uscire rafforzato e con una canzone molto bella. Mi dice poi che purtroppo per impegni televisivi non era presente nei giorni della morte di Bertoli a Sassuolo ma di aver mandato i saluti e le condoglianze alla famiglia.

Durante il nostro viaggio nei ricordi di Luca vengono fuori alcuni aneddoti .

Alla sua memoria torna l'immagine di Pierangelo al rientro dai concerti quando seduto al centro del suo letto matrimoniale contava i soldi che aveva guadagnato dividendoli in mazzetti ben ordinati.

"Non lo faceva per dire guarda quanto ho guadagnato , per vanto ..lo faceva con la preoccupazione di dire ..vediamo quanto ho guadagnato per la mia famiglia oggi".

Ma ci sono anche aneddoti molto divertenti.

Mi racconta ad esempio che durante un concerto al Teatro Carani , Pierangelo era seduto sul suo sgabello . Il pavimento del teatro non è in piano ma leggermente in discesa e quindi non era di certo comodo per Lui.

Sarà stato per questo o per la foga del momento ma durante il concerto all'attacco di Eppure Soffia Pierangelo cade dallo sgabello. Luca si ricorda di come Pierangelo appena caduto tenta di abbozzare il brano da terra ,però non si sente perchè senza microfono. 

Dopo qualche secondo misto tra "il drammatico e il comico" per la caduta , Luca e il gruppo riportano Pierangelo sullo sgabello e Bertoli con tutta naturalità prendendo il microfono commenta "Son cose che capitano" e riprende a suonare.

O come quando a Santa Teresa di Gallura durante una discesa Luca portava Pierangelo con la sua carrozzella facendo anche molta fatica perchè la discesa era ripida .

"Gli dissi scherzosamente ; o mi dai l'aumento o ti lascio andare  e Lui iniziò a imprecarmi dietro dicendomi di non fare il bastardo ". Ennesima dimostrazione della solarità e voglia di scherzare di Pierangelo

Rimarrei a parlare con Luca ore ma il tempo che ci eravamo prefissati per questo incontro è finito.

Gli lascio un volantino del sito e ci salutiamo con la certezza che ci saranno altre occasioni in futuro per parlare e ricordare altri aneddoti di quel periodo.

Grazie ancora per la disponibilità a Luca Orioli.

 

Morrone Marco