29 gennaio 2005
Crotone 29/01/2005
Vorrei inserirmi nel duo Rosalba -
Alessandro.
Io, purtroppo, non ho avuto la Vostra
fortuna: quella di conoscere personalmente Pierangelo.
Ma lo ascolto dall'Album DALLA FINESTRA.
Avevo circa 16 anni, (oggi ne ho 35) e
sicuramente per un giovincello ascoltare certe canzoni, era non poco
impegnativo. Si sa, a questa età i pensieri sono altri......
Ed invece sono cresciuto con le canzoni di
Bertoli, e sicuramente invecchierò ascoltandolo.
Ero all'epoca il tormento di mio padre, di
mia madre, e dei miei fratelli.
Oggi lo sono di mia moglie, e di mio
figlio che ha cinque anni, e canta a squarciagola Spunta la luna dal
monte, Il Prato e La Bala.
E' vero che ascoltare la canzone VALZER
LENTO, prende il cuore e specie quando in televisione si sente di
giovani che muoiono per servire la propria Patria, o perchè sono in
missione di pace.
Ma Pierangelo, non è nuovo a questo tipo
di canzoni.
EPPURE SOFFIA, che denunciava i
tempi importanti dell'ambiente, che se all'epoca erano importanti,
oggi non lo sono di meno.
1967, il rapporto generazionale tra Padre
e Figli.
CERTI MOMENTI, sull'aborto
discussione oggi all'ordine del giorno.
ITALIA D'ORO, .....e poi sappiamo
tutti cosa successe a distanza di poco tempo.
LA LUNA SOTTO CASA, che racconta di
un giovane e il suo rapporto con la droga.
301 GUERRE FA, dove dice "Ho
paura amico che un'altra guerra stia per cominciare........
ROSSO COLORE e l'emigrazione e poi VARSAVIA,
quando dice "Che a stare in trincea sono gli uomini normali, non
i capi di stato o i generali".
Tutti argomenti che Pierangelo tratta,
accomunandoli a delle musiche stupende.
Canzoni che più le ascolti e più capisci
con quale intensità Pierangelo li vive.
Certo proprio per il suo modo diretto di
comunicare "a muso duro", ed anche per il suo handicap che
le televisioni non gli hanno voluto dare il risalto che merita.
Forse questo è un handicap ancora più
grave.
Mi piace ricordare una Trasmissione di
Telethon, quando Pierangelo intervistato da Gianni Minà (e di cui
posseggo Registrazione) ad una sua domanda sulla condizione di
disabile lui ha risposto: "Conosco
tanta gente che sebbene stia bene fisicamente è disabile lo
stesso".
Rocco Mazzone da Crotone.
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