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Nicolo Chillemi racconta....

04-09-2001 Scritto in un news group musicale nel 2001 e regalatoci a noi da Nico Chiellemi  

( grazie mille!!)

Si', finalmente ce l'ho fatta, a vederlo la prima volta, e a scrivere questo
post  .

Parto subito dalla scaletta, che mi sono scritto e che Pierangelo ha detto
 di aver fatto qualche mese fa con i ragazzi che lo seguono (si', stavolta
niente basi per fortuna, ma un gruppo di ragazzi molto bravi).

1) Cosi'
2) Varsavia
3) Certi momenti
4) Cent'anni  di meno
5) Se fossi
6) Il centro del fiume
7) Per dirti t'amo
8) Non finira'
9) Italia d'oro
10) Maddalena
11) La luna sotto casa
12) Dalla finestra
13) Pescatore
14) Caccia alla volpe
15) I miei pensieri sono tutti li'
16) Non ti sveglierò
17) Chiama piano
18) Eppure soffia
19) Sere
20) Vagabondi
21) Spunta la luna dal monte
22) A muso duro

Poi ha replicato Pescatore e ha cantato lo sfotto' in dialetto, che e' Roca
Blues.

Allora ragazzi, gia' mi brucia, e molto, non avere mai assistito a un
concerto di Fabrizio De Andre'!  E con il passare del tempo rischiavo  di non
aver mai visto nemmeno Pierangelo
Perche', accidenti, Pierangelo
Bertoli non si sa mai dove canta.
E' passato quasi un mese... ma per me e' come se il concerto ci fosse stato
ieri, ne ricordo quasi ogni piccolo particolare.
Allora, era il 7 agosto e stavo andando dai miei cugini americani, che
nell'estate si trovano a Oliveri (un paesino carino in provincia 
Messina)... subito dopo la curva che indicava l'ingresso in paese vedo per
caso un manifesto... no, non puo' essere... faccio una frenata quasi da
inchiodata (meno male non c'era nessuno, ehehehe), retromarcia e... si',
Pierangelo Bertoli a Oliveri venerdi' 10 agosto... mi scappa un "evvaiiiiii"
a mani alzate... naturalmente sbattendole sotto la tettoia della macchina...
subito telefonata a Massimo Volpi che era in Sicilia anche lui e a
Sebastiano!!!  Non vedevo l'ora.  
Poi purtroppo Massimo non ha potuto,
mentre Sebastiano e' venuto a Oliveri... ma andandosene la sera (Seb...
grazie comunque del bel pomeriggio).
Arriva la sera, e io sono un po' emozionato!  Vado a sedermi in piazza, e
intanto riesco a bere cinque o sei bicchieri di birra (mai visto! eheh)
mentre i ragazzi provano, e alle 10 e mezzo Bertoli arriva, con la sua
carrozzella e la sua faccia sorridente.  La prima cosa che dice a chi e'
seduto ai tavoli dei bar e' questa: "Preferirei che vi sedeste per terra qui
davanti, se non vi fa male il culo!"  
Risate fragorose e poi inizia, dicendo
che a mezzanotte ci cacciano... ma che lui cerchera' di rispettare la
scalette, magari sacrificando le spiegazioni... inizia, fra una sigaretta e
l'altra, con Cosi'... bello per me abbia iniziato con questa, perche' poco
prima avevo chiamato il mio amico Red per condividere con lui un po' di
questo bel momento... l'unico biellista che ho chiamato... e guarda caso
Pierangelo inizia con la canzone che piace di piu' a Red! Poi c'e' Varsavia,
che adoro, e le immancabili Certi momenti e Cent'anni di meno.  E poi...
lollianamente dice di non ricordarsi tutti i suoi pezzi, e prende un foglio
per leggere e cantare "Se fossi", che fa parte dell'ultimo lavoro "Angoli di
vita".  Poi Non finira'... dice che e' la prima canzone che ha scritto,
nella primavera del 1966!  Poi battiti di mani lunghi e calorosi con Italia
d'oro (mi sono sentito meglio nel vedere che la maggioranza non era
fascista!) e poi un altro capolavoro, Maddalena.  Ha detto che da sempre
avrebbe voluto scrivere una canzone sulla diversita', ma gli mancavano un
po' di informazioni che finalmente un giorno gli sono arrivate da un suo
amico di Padova che gli ha raccontato la storia di un travestito.  E poi
un'altro argomento scottante, quello della droga che qui conosciamo bene
perche' tocca da vicino tutti noi , con un altro
pezzo splendido, La luna sotto casa.  Dedicata al primo tossicodipendente
del suo paese.   
Subito dopo fa, come la chiama lui, la "sezione night" (I
miei pensieri sono tutti li', Pescatore, Caccia alla volpe, Dalla finestra).
Successivamente c'e' una canzone che secondo me e' nuova (chiedo conferma se
qualcuno lo sa) mi sono scritto un paio di  versi, che sono appunto 
"Se il tempo fosse un gioco" e "Sono stato spesso tentato dai venti"...vi dice nulla?   
( Non ti sveglierò) 
 Poi Chiama piano, che aveva inciso con Concato e la di Michele,
l'immancabile e bellissima Eppure soffia, coronata da una marea di applausi,
e un'altra canzone che legge, "Sere", fatta perche' piaceva a un tipo un po'
sbarazzino del suo gruppo, mi pare si chiamasse Pierluigi... comunque
Pierqualcosa di sicuro. :-)  Poi fa un altro pezzo di Angoli di vita,
"Vagabondi"... prima di cantarla ci dice che fa parte di un disco che non
conosce nessuno, perche' ne sono state stampate solo 3 o 4 mila copie...
beh, biellista al massimo!  E cosi' arriva il momento di"A muso duro", un
po' La locomotiva di Bertoli, visto che chiude in genere il concerto con
quella.  Prima di chiudere ha raccontato un aneddoto simpatico, e cioe' di
avere fatto tanti anni fa un concerto con un cantautore molto più famoso di
lui (non ha detto il nome),  nel paese di Arrigo
Sacchi.  La cosa carina e' stata quando ha detto di essersi meravigliato
perchè lui lo hanno ascoltato fino alla fine, mentre quando ha cantato il
suo collega molto più famoso la gente se ne e' andata un po' alla volta e a
un certo punto rimase solo lui a sentirlo!  
Peccato che il concerto sia durato poco, visti i limiti imposti dal paese!
Ma e' stato bellissimo ricordarlo ora, mi sembra quasi di averlo rivissuto
con voi.
Sapete qual e' stata una cosa emozionantissima.  Si capiva che Pierangelo
aveva finito una canzone, e che ci sarebbe stata solo musica fino alla fine,
perchè con la sedia a rotelle andava un po' indietro, girandosi sorridente
verso i ragazzi del gruppo, si vedeva che vuole loro molto bene... davvero
una scena molto commovente che si ripeteva alla fine di ogni canzone.
Alla fine sono salito sul palco e l'ho salutato... avevo con me niente meno
che lo spartito di "Angoli di vita"... gli ho chiesto di firmarmelo
dicendogli "Se del CD hanno stampato solo 3 o 4 mila copie, di questo quante
ne hanno stampate?"  E lui, prendendolo in mano e sorridendomi, me lo ha
firmato dicendo "Molte meno disicuro! Non ne so la quantita' precisa!".
Beh, stringergli la mano e abbracciarlo e' stata una forte emozione, e'
davvero un grande, un grande biellista!
Spero tanto che non sia l'ultimo concerto!  
Ma soprattutto di non essere
solo al prossimo, ma con qualcuno di voi!
Un abbraccio a tutti

Nico Chillemi

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cantero' le mie canzoni per la strada
ed affrontero' la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato 
e lo sguardo dritto e attento nel futuro
   a muso duro (pierangelo bertoli)