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1983 |
1. Così |
Così (P.A.Bertoli-G.Brandolini)
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Nuova emigrazione (P.A.Bertoli-M.Negri) Voglio cambiare vita non mi trovo contento così non può andare aventi questa volta l’ho scampata a stento voglio cambiare vita per fuggire lontano ritrovarmi emigrante e non confondermi con l’”Ambrosiano” trovare un’altra banca che sia meno stanca che si faccia usare senza farmi scoprire senza partiti da dover finanziare senza falsi onesti che ti fanno impazzire. Voglio cambiare vita per potere grattare per poter fare per poter potere e tante altre cose da volere per ricominciare per ricucire perché no potermi divertire senza l’erario come un sicario che mi ha scoperto e non mi lascia più. Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar per trovarci l’America e non morire di paura mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar e non voglio ritornare terra ingrata son costretto ad emigrare. Voglio cambiare vita abbandonare i miei cari per non provare distacco ci ho già un baule di pacchetti azionari voglio cambiare vita e far sparire le tracce voglio aiutare il destino e far carriera in un paese latino con qualche fondo nero e tanti amici al clero si può partire non mi resta che andare e avrò regali come all’Epifania in qualche loggia della massoneria. Voglio cambiare vita mi darò da fare ruberò il mare venderò il sole in tutti i modi cercherò il potere fregherò la gente che non conta niente perché no che cosa vuoi che sia poi c’è l’erario come un sicario che mi tira addosso e non mi molla più. Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar per trovarci l’America e non morire di paura mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar e non voglio ritornare terra ingrata son costretto ad emigrare. |
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Serenata (P.A.Bertoli-M.Piccoli) Quando spinti verso un trip turistico sciamano in periferia cercano il naif tra i poveri o gli indiani della prateria degustando cibi tipici deboli di calorie posano preziose natiche sulle panche delle trattorie. Canterò per te fino a quando non ti stancherai canterò per me senza chiedermi se capirai hanno come meta i semplici cercano la poesia e per questo si contorcono con trattati di psicologia soggettivi d’abitudine sanno ciò che tu non hai leggono fra i peli pubici quel che dici e quello che non sai. Canterò per te fino a quando non ti stancherai canterò per me senza chiedermi se capirai sciolgono i tuoi nodi edipici con un colpo di magia spiegano i tuoi sogni erotici iscrivendoti a una lotteria scrivono virtù canoniche stanno dalla parte tua corteggiando tipi egemoni sono come li “mortacci sua”. Canterò per te fino a quando non ti stancherai canterò per me senza chiedermi se capirai. |
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Pierangelo's blues (P.A.Bertoli) La neve cadeva sottile su un pomeriggio vuoto e malato la neve cadeva sottile su un pomeriggio vuoto e malato sulle mie rabbie di parole sulle mie guerre di pensieri. La luce sembrava morire dentro ai miei pugni di sognatore la luce sembrava morire dentro ai miei pugni di sognatore cercai di andarmene di là cercai di andarmene di là di arrivare in una terra con campi zeppi di viole di sdraiarmi in una terra con cieli immensi di sole dove gli stomaci sono pieni dove i ricordi sono sereni. Andai la neve cadeva avevo un groppo in gola andai la neve cadeva avevo il cuore in gola una impotente necessità una assoluta inutilità. Nostalgia di un fiore che cosa terribile nostalgia di un fiore che cosa terribile per trattenermi dal pianto apro la bocca e rido per trattenermi dal pianto apro la bocca e rido. |
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Campane (P.A.Bertoli-L.Orioli) Le campane della notte suonano per noi sulle pianure del silenzio le visioni di speranza sono in malattia e danno segni di rinuncia conteranno i tuoi capelli fuori dalla chiesa chiederanno dove vai venderai le poche cose buone senza capire cosa fai. Dan dirlin dan dirlin daun quando infine cambia il tempo quando torna il momento dan dirlin dan dirlin daun suonerà in un altro mondo un’altra musica. Cupi bronzi di tempesta senza dignità a torturare i tuoi ricordi i fantasmi dei tuoi sogni scesi nella via hanno pugnali di materia spingeranno i tuoi pensieri nella stratosfera sceglieranno cosa sei perderai le cose che sai fare decideranno cosa vuoi. Dan dirlin dan dirlin daun quando infine cambia il tempo quando torna il momento dan dirlin dan dirlin daun suonerà in un altro mondo un’altra musica. Preparati per la festa dietro a una regia rintoccheranno cose perse scioglieranno i loro volti nell’ipocrisia e piangeranno i tuoi rimorsi le tue mani bene in vista sopra le barriere fremeranno di pietà quando andrai a chiedere il tuo nome ti chiederanno cosa sei. Dan dirlin dan dirlin daun quando infine cambia il tempo quando torna il momento dan dirlin dan dirlin daun suonerà in un altro mondo un’altra musica. |
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A Bruna (P.A.Bertoli-M.Dieci) Rapida scendevi le scale avevi gli occhi pieni d’allegria e un qualche cosa di giornata speciale che risvegliava la mia fantasia è come quando liberi del tutto i pensieri e voli in alto oltre la città al di sopra della realtà. Vicoli di antichi ricordi come in un album di fotografie che illuminati dalla luce del giorno resuscitavano le storie mie e mi aggiravo incredulo fra le vetrine sfiorando attimi vissuti già con l‘emozione che mi sorprendeva tanto tempo fa. Così decisa tu venivi per parlarmi allora per la prima volta non sembravi imbarazzata forse appena un po’ con poche frasi semplici mi hai invitato a cena da te sono stato fortunato quando hai scelto me. Sveglio mentre dormi al mio fianco sto componendo la mia vecchia follia scrivendo frasi che mi premono dentro da liberare insieme a un’armonia e all’improvviso penso di volerti svegliare per presentarti un altro pezzo di me un altro pezzo che ho recuperato stando insieme a te. E non ricordo oggi d’essere mai stato solo dopo il nostro incontro come se la nostra storia non finisse mai e mi ritrovo a vivere amo tutto quello che ho certo non mi so spiegare o forse non si può e certe sere vorrei spingere la nostra barca fino in alto mare e sfidare le tempeste della verità mentre i problemi crollano battersi e tentare di più per far bello questo posto dove vivi tu. Ma tu rispondi quando i venti gonfiano le nostre vele non potranno che portarci dove andiamo già e se ti sembrerà difficile armati di quel che sarà ed avremo un nostro posto di serenità. |
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I miei pensieri sono tutti lì (P.A.Bertoli-M.Negri) Fingo di stare calmo ma sono già le sei se avessi più buon senso magari me ne andrei cerco di stare fermo in mezzo al viavai ti aspetto per fermarti, fra poco scenderai. Forse se ti volessi, forse tu non puoi, forse mi aspetti ancora o forse non mi vuoi, certo che i miei pensieri sono tutti lì è stato inutile mandarli via. Io vorrei dirti: “Ciao come stai? Come sei bella stasera, più bella del sole più dolce della primavera”, ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora, dopo tanto tempo adesso ancora come allora ancora come allora. Vorrei vederti dentro quando ricorderai in tutti questi anni non ti ho cercato mai certo se tu volessi allora tornerei a testa bassa come oggi non si fa più. Forse se tu volessi, forse cambierei, forse tu aspetti un altro e sono già le sei, certo che i miei pensieri sono tutti lì non so decidermi ad andare via. Io vorrei dirti: “Ciao come stai? Come sei bella stasera, più bella del sole più dolce della primavera”, ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora, dopo tanto tempo adesso ancora come allora ancora come allora. Forse se tu volessi, forse cambierei, ci ho ripensato tante e tante volte ormai, certo che i miei pensieri sono tutti lì non è possibile mandarli via. Io ti dirò: “Ciao come stai? Come sei bella stasera, più bella del sole più dolce della primavera”, ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora, dopo tanto tempo adesso ancora come allora ancora come allora. “Ciao come stai? Come sei bella stasera, più bella del sole più dolce della primavera”, ma chissà poi se lei mi vorrà ancora, ancora, dopo tanto tempo adesso ancora come allora ancora come allora. |
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Leggenda antica (P.A.Bertoli-M.Dieci) La donna senza nome disse al giovane signore sei bello e vorrei stenderti in un prato spiegarti sulla pelle nel ritmo dei respiri che ti volevo ti ho desiderato se fossi stata libera di avere un’opinione di come poter vivere il mio sesso avrei potuto scegliere di fare un’altra strada oppure sarei stata come adesso. C’era c’era una volta non ricordo come fu so soltanto che da qualche tempo non c’è più. Il giovane signore seduto sui suoi anni nuotava dentro a un mucchio di rifiuti aveva i suoi problemi difficili rapporti un sacco di concetti sconosciuti la donna lo fissava cercava di spiegarsi non era lì per chiedere un rimborso per quanto fosse giovane per quanto fosse uomo doveva condividere il discorso. C’era c’era una volta non ricordo come fu so soltanto che da qualche tempo non c’è più. Ma credo che la fame sia un debole pensiero per chi l’ha avuta solo nelle orecchie e libertà è un discorso per chi non sta in prigione e i giovani non sanno cose vecchie il tragico signore aveva un apparecchio per ricomporre i pezzi del dolore sollecitò i transistor guardò nel terminale trovandoci una dose per due ore. C’era c’era una volta non ricordo come fu so soltanto che da qualche tempo non c’è più. Sull’onda dei rimpianti di tarde ribellioni di strade brutte strette e male usate la donna disse merda frugò dentro a un futuro di plastica e di luci colorate il giovane signore vedeva di lontano le cose dove brulica la gente raccolse i suoi domani del tutto programmati e pianse sensa il minimo incidente. C’era c’era una volta non ricordo come fu so soltanto che da qualche tempo non c’è più. |
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Quel giorno (P.A.Bertoli-M.Dieci) Esploso il canto finale della canna di un fucile perdesti il sangue il respiro e i piani sull’avvenire lasciasti solo una donna dietro a un velo di omertà le chiederanno dolore e dignità. Prenderà un altro sole Per non rivederli più Aprirà il tuo sorriso Come quando c’eri tu. E se rimane un ricordo è qualcosa che vuole per sé non avrà niente da dire su di te adesso vengono in tanti fanno a gara di parole e hanno facce di fumo e sguardi da ambasciatore le porteranno medaglie ma se ne fregano di te e lei rimane da sola sui perché. Prenderà un altro sole Per non rivederli più Aprirà il tuo sorriso Come quando c’eri tu. E se per caso la sera farà i conti di quello che ha avrà con sé la sua rabbia li odierà ti hanno insegnato il dovere ti hanno detto cosa fare ti hanno insegnato a ubbidire sempre e a non pensare e col cervello annebbiato dal concetto degli eroi ti hanno impedito di avere sogni tuoi. Prenderà un altro sole Per non rivederli più Aprirà il tuo sorriso Come quando c’eri tu. E se su qualche giornale la cercheranno per darle pietà avrà una sola risposta li odierà. Prenderà un altro sole Per non rivederli più Aprirà il tuo sorriso Come quando c’eri tu. |
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Relax |