Home >Sezione Rossa - Opere > 301 guerre fa

2002

Album antologico con 4 inediti (*)

1.Trecentouno guerre fa (*)
2. La fatica
3. La nebbia
4. La prima pioggia
5. Favola
6. Oracoli
7.Se solo lo vuoi (*)
8. Vagabondi
9. Così
10.Le grandi solitudini (*)
11. Spunta la luna dal monte
12. Cent'anni di meno
13. Pescatore (Con Fiordaliso)
14.Liberato me (*)

        

inediti

Trecentouno guerre fa (Duetto con Amerio)
(P.Bertoli-D.Amerio-L.Boero)

Riderebbe anche un mulo a vedere nel 3000
Una barca tra le nuvole che va
E tu dici i nostri padri lo facevano
E sono storie di 300 guerre fa…
Dai, raccontami del sole che ti stava tra le mani
Che di notte rischiarava le tribù
Senza fare turni ad attizzare il fuoco
Per paura che poi non si accenda più…

Parli bene, vecchio, che quasi potrei crederti davvero
Se non altro per rispetto alla tua età
Ma se il mondo era come dici tu
Spiega come mai adesso non c'è più…

Le parole che volavano al di là delle montagne
Senza fumo e senza colpi di tam tam
Le parole che ci uniscono e ci dividono
E non ci lasciano soli nell'immensità…
Dai, raccontaci del tuono che ha bruciato la tua gente
E dell'acqua che bevevi tempo fa
Senza avere mai paura della polvere
Che sta in agguato e una morte lenta da…

Ho paura, amico, che un'altra guerra stia per cominciare
Fa la punta ai bastoni la tribù
Vorrei essere fra chi racconterà storie di 301 guerre fa…

 

Se solo lo vuoi
(P.Bertoli)

Ti scrivo canzoni d'amore
Di immagini senza parole, di eterne giornate di sole
Che scalda i pensieri e che gioca con me
Di alberi come giardini, di pagine senza confini
Di aquile come bambini che volano in alto coscienti di se
Tu guardi ma in fondo non vedi o forse nemmeno ci credi
Che un'anima stesa ai tuoi piedi ti possa affrancare dai troppi perché
E aspetti che sorga la luna
Che appaia un'immota laguna
E certo non vedi la schiuma che l'acqua stagnante ha dentro di se

Così non ti sento più accanto
E il giorno si tinge di pianto
E penso a chi niente, a chi tanto
E che questo è un domani
Ma senza di te
Allora il pensiero ha paura
Di questa matrigna natura
Che in questa sconfitta futura il cuore si schianti nel freddo che c'è

Ma a volte se l'anima è forte
Si vuole cambiare la sorte
Si abbattono tutte le porte
Un vento leggero ti parla di me
Di me che se solo lo vuoi
E adesso io so che tu puoi
Sarà un'alba nuova per noi
Se tu la regina
Allora io re.

 

Le grandi solitudini
(P.Bertoli)

Sempre così suonano tutti i bicchieri
Poi le donne e gli amici si vestono in fretta e io gli ascolto i motori
Se ne vanno lasciando il silenzio tra la cenere di un venerdì
Mezzanotte tra i piatti di carta e la bottiglia di gin

Si può morire così sbranati dal desiderio
In questa notte d'estate che esplode di luci e ci incanta il pensiero
Il mio sole è lontano ma sì ogni sole si accende da qui
Di fedele mi restano gli occhi e questa camicia che ho

Le grandi solitudini ci fanno così ruvidi
E staccano i telefoni, tu chiama col cuore se vuoi
E immagino quel brivido quando torno a vivere negli angoli di un corpo diverso dal mio

E il giorno scivola via la faccia sul marciapiedi
Siamo navi partenti ma quale bandiera siamo sempre stranieri
Ma balliamo da soli lo stesso aspettando il miraggio di un sì
Ci va bene un amore anche espresso solo scaldato così

Le grandi solitudini se arrivano a sfiorarsi, lo so
Si spogliano in un attimo e via
Daremo fuoco a questa signora la notte
Che esplode dentro all'anima qui e ci scrive la storia di noi
Siamo un passo di tango, di samba, un fandango, uno sputo d'eroi
Ma fingiamo di amare lo stesso, anche un'ombra che passi di qui
Nascondendo in un grumo di sesso di un vuoto pieno di sì

Le grandi solitudini ci fanno così ruvidi
Ma siamo teneri, lo so, dimenticati però
Le grandi solitudini se arrivano a toccarsi lo sai
Non bastano i telefoni del mondo per dire tutto di noi
Tutto di noi.


 

 

Liberato me
(P.Bertoli-M.Dieci)

Suoni in lontananza, voci  senza identità
Non è chiara la distanza chiusa in questa oscurità
Ma la mente qualche volta cerca un'alba che non ha
Allora vuol partire per capire almeno un po'
E vorrebbe seppellire quasi tutto ciò che so
Perché un soffio di aria pura penetrasse dentro me
E scacciasse dal mio cielo ogni ipocrisia che c'è
Poi liberato me
Poi liberato me, lo so
Ritroverei la via e sceglierei per me chissà con altra fantasia
Si dice basta niente per capire cosa sei
Però il mondo è indifferente sta di dentro i fatti suoi
Tornerai a rifiorire se tu ti ritroverai
Forte e libero il pensiero se confini non ne avrai
E liberato me
E liberato me, lo so
Ritroverei la via e sceglierei per me chissà con altra fantasia
Troppi falsi sotto al sole, troppi tempo non ce n'è
Troppi miti senza cuori, troppa gente che non c'è
E liberato me
E liberato me, lo so
Ritroverei la via e sceglierei per me chissà con altra fantasia.