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Antonio Castronuovo
Io e Pierangelo Bertoli ci siamo
conosciuti la prima volta il 31 Luglio del 1986 a Policoro (Mt)
prima di un suo grande concerto allo stadio, la cosa che più mi
è rimasta in mente è stata la sua stretta di mano poderosa,
emblema inequivocabile di un uomo deciso e schietto.
Conoscevo già le sue canzoni avendolo ascoltato già qualche anno prima. L'ultimo concerto a cui ho partecipato è stato il primo Maggio del 2002, pochi mesi prima che mancasse, a Potenza; insieme a lui, oltre ai suoi collaboratori ( Luca Bonaffini, Sabatino Marziani e la band ) c'era anche suo figlio che lui scherzosamente chiamava "biondo" . Il ricordo è ancora fresco di quest'ultimo concerto, conservo gelosamente le foto del concerto, la foto fatta insieme a Pierangelo e soprattutto ricordo tutta la chiacchierata fatta insieme a Pierangelo, il quale. come al solito, era sempre molto disponibile al dialogo.Pierangelo Bertoli ha rappresentato in tutti questi anni la colonna sonora della mia vita, ha accompagnato i miei momenti felici, lieti ed anche quelli che lo sono stati meno. Io per tutto questo non smetterò mai di ringraziarlo.
Vorrei, inoltre, condividere con
tutti quelli che vogliono bene a Pierangelo, una cosa che mi è
capitata : il due Settembre 2004 sono partito alla volta di
Sassuolo per recarmi al cimitero, ma non avendo calcolato bene
il tempo di percorrenza, sono arrivato all'interno del cimitero
dopo le ore tredici e praticamente non c'era più nessun custode
che potesse indicarmi la tomba di Pierangelo.
Dopo tanto peregrinare all'interno del cimitero, mentre sconsolato e deluso mi avviavo verso l'uscita, all'improvviso girandomi, da lontano, ho visto le due fotografie sulla tomba.
Sarà stata una grande fortuna,
sarà stato altro, ma ancora oggi ripensando al modo in cui sono
andate le cose, mi vengono i brividi.
Antonio Castronuovo
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Maggio del 2002, Potenza