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Gerardo Lisi
Ciao ragazzi, finalmente trovo il tempo, il modo, il coraggio...insomma eccomi qua. Sapevo dell´esistenza di questo sito perché qualche amico l´aveva da tempo segnalato a tutta la compagnia di musicofoli di cui faccio parte. Già...l´immenso Pierangelo. Mi chiamo Gerardo ed ho 38 anni. A 6 anni ho ricevuto il mio primo impiantino stereo (un giradischi amplificato di pessima qualità) che mi ha permesso di entrare dalla porta principale nel mondo della musica. Infatti il primo vinile che ha ruotato sul piatto è stato "Made in Japan" dei mitici Purple seguito dal 45 giri di "Whole lotta love" dei tenebrosi Zeppelin (materiale che conservo gelosamente). Avendo solo questi due dischi, per mesi casa mia fu inondata da chitarre distorte, voci stridenti e percussioni impazzite. Nel ´76, a 10 anni, arrivò il fulmine a ciel sereno e quindi l´amore per Pierangelo Bertoli. "Eppure soffia" mi fu regalato da mio cugino Beppe forse perché stanco di sentire sempre musica rock ogni qualvolta veniva a trovarmi (nel frattempo la mia discoteca si era arricchita di Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd, Orme, PFM, Area etc). Quell´opera mi fece conoscere uno dei più grandi poeti che il Bel Paese abbia mai avuto proiettandomi nel mondo dei cantautori. Inutile dirvi che il disco si rovinò in pochissimo tempo tanto i solchi furono violentati dalla puntina del giradischi. Ma non potevo rimanere senza Pierangelo. Così chiesi a Beppe di regalarmi un´altra copia per il mio compleanno. Fece di più!!! Dovendo partire per la Germania per lavoro, mi regalò il suo impianto stereo (mitico Radiomarelli) con tutta la sua collezione di dischi facendomi giurare di conservarli come reliquie e di restituirglieli al suo ritorno. Purtroppo il povero Beppe non tornò più.Grazie ai dischi che mi aveva lasciato, scoprì i Brassens, i De Gregori, i De Andrè, i Guccini. Non che non li conoscessi...semplicemente non li avevo mai capiti, preso com´ero dagli assoli di chitarra e dall´Hammond di John Lord. Ma il mio preferito rimaneva Pierangelo. Poi ( che evento! ) assistetti finalmente ad un suo concerto inebetito dalla sua magnifica voce e dalla cristallinità delle sue parole. E´ stato un giorno di lacrime vere quello in cui ci ha lasciato. Mia moglie Laura e miei figli Federico e Giorgia credevano in una mia improvvisa depressione tanto mi vedevano triste. Poi spiegai loro quello che Pierangelo Bertoli aveva rappresentato per me durante i momenti di sconforto dandomi la forza di ricominciare da dove avevo terminato. Qualche mese dopo la sua scomparsa, decisi di attrezzarmi di un impianto che mi permettesse di far conoscere alle nuove generazioni (dijeifrancescane, paolaechiariste e gigidalessiche) la vera musica italica: quella dei cantautori. Spesso sono ospite di circoli e locali dove con il mio compiuter, il mio mixer e le mie casse amplificate, racconto i "cantastorie" e i messaggi che ci hanno lasciato. Naturalmente le canzoni di Pierangelo rappresentano il clou della performance. Spesso mi dicono: "ma chi te lo fa fare a spendere tutti quei soldi per l´impianto sonoro e per gli accessori? E poi a caricare e scaricare, fare a volte kilometri...senza beccare una lira?" Bhe...che volete che vi dica? Non sono forse gli uomini normali a stare in trincea? E´ questa la mia guerra: spazzare l´effimero per valorizzare le idee...quelle con la i maiuscola. Ragazzi mi fermo qui. Volevo parlare di Pierangelo e spero di averlo fatto bene. Ora, lasciandoci, volevo farvi una preghiera: se potete recuperare qualche base con testi ( .kar o .mid ) di qualsiasi cosa abbia cantato Pierangelo, vi prego di farmela avere al jerrylisi@email.it ve ne sarei enormemente grato. Due basi in particolare: "I miei pensieri sono tutti li" e "Per dirti t´amo". Li sto cercando disperatamente...è il mio piccolo contributo alla memoria di un grande uomo.
Ciao a tutti
Gerardo Lisi
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