Ho 45 anni e
cominciai ad apprezzare Pierangelo a 16 anni per merito di
Punto Radio, storica radiolibera modenese in cui bravissimi
dj tra cui il blasco Vasco Rossi, Ettore Tazzioli, ora
giornalista, e Riccardo Bellei trasmettevano RoccaBlues,
Eppure soffia, Sera di Gallipoli ecc..
Ricordo uno splendido
concerto che nell'estate del '77 Pierangelo e Bellei tennero
nel mio paese, Bagnolo nella bassa reggiana, organizzato
dalla radio locale.
In quella emittente scalcinata,
tipo Radio Freccia del Liga, io mi divertivo nei fine
settimana e non di rado mandavo in onda Sera di
Gallipoli,che resta ancora la mia preferita:
è impressionante con
quale sensibilità e realismo Pierangelo riesca a rendere
l'atmosfera e le sensazioni che si provano visitando
con amici quel paese, e in generale ogni "porto di
pescatori e gente povera" del Meridione.
Mi colpì talmente
quella canzone che da allora trascorro spesso le mie
vacanze estive in Puglia, Calabria, Campania ecc. .
Il secondo
concerto di Pierangelo che vidi fu ad una festa
dell'Unità alla fine degli anni'80 mi pare a Campegine
(RE). Anche questo per me memorabile perchè contribuì
a consolidare il mio rapporto con Nadia che poi divenne mia
moglie.
Noi apprezzammo la
sincerità, la schiettezza, le prese di posizione senza
compromessi che stridevano con le ipocrisie e i luoghi
comuni dominanti; Quella vena malinconica e sofferta che non
era piangersi addosso ma consapevolezza che le proprie
idee e la propria condizione erano scomode per i
media, per lo show-biz ecc...
Il giorno dopo comprammo
STUDIO & LIVE,lo registrammo e in ogni lungo viaggio era
una delle cassette preferite. Ora lo ascoltiamo in casa
cercando di spiegare a nostro figlio di 11 anni chi era
Bertoli.
Il terzo e ultimo
concerto a cui partecipammo fu al palasport di RE il 1°
maggio del 1991 (o 1992?).
Questo non mi
entusiasmò come gli altri anche se Pierangelo come sempre
non si risparmiò : i pochi giovani, l'ambiente
chiuso, la ricorrenza istituzionale autocelebrativa mi
tolsero entusiasmo e mi ricordarono troppo il testo di
"Così":
LA
GENTE MI SORRIDE E MI LASCIA PARLARE PERO' NON MI
SENTE....NON CREDO NELLA SACRE ISTITUZIONI DI GENTE CHE E'
AL POTERE E SE NE SERVE....SI MACCHIANO DEI CRIMINI PIU'
BASSI PER CONSERVARE IL POSTO DA SEDERE, LE CHIESE IL
PARLAMENTO I SINDACATI LE BANCHE E GLIA ALTRI CENTRI DEL
POTERE.
Come diceva un certo De
OLiveira Santos: "i morti sono tali solo quando muiono
nel ricordo dei vivi" per cui credo che finchè ci
saremo noi a parlare delle sue idee, a ricordare ai più
giovani i suoi spettacoli e i suoi capolavori, Pierangelo
sarà vivo; anche perchè le sue canzoni, non solo quelle
d'amore ma anche quelle più politiche, sono ancora
attualissime:
"QUESTO
MONDO PICCOLO E BANALE DOVE REGNA CHI BARA E CHI NON
VALE" voglia
di libertà
"ANNA
CHE HAI SCAVALCATO LE MONTAGNE E HAI PRESO A PUGNI LE TUE
TRADIZIONI LO SO CHE NON E' FACILE IL TUO GIORNO MA IL TUO
SENTIERO E' FATTO DI RAGIONI, I PADRI HAN BIASIMATO LA TUA
AZIONE LA CHIESA TI HA BOLLATO D' ERESIA IL CAMBIAMENTO
IMPONE LA REAZIONE E ADESSO SEI IL NEMICO E COSI'
SIA.....NON CREDO ALLA VITA PACIFICA NON CREDO AL PERDONO"
certi momenti.
"MI
PIACE RACCONTARE DI COME L'INFINITO SIA NEL VISO DELLA GENTE
CHE HA COSTRUITO TUTTO E NON HA MAI AVUTO NIENTE. MI PIACE
SCOMBINARE L'ACQUISITO E RIVOLTAR LA GIACCA AD UN PARTITO E
FARE I CONTI IN TASCA ALLE MORALI E TRADIZIONI COL GUSTO DI
SCOPRIRE LE FINZIONI... ROMPENDO I BUGIGATTOLI DEI DOGMI
CULTURALI STAMPATE SULLE TAVOLE DI PIETRA E SUI GIORNALI.
la fatica.
"MADDALENA
MASCHERATA PUNTA AL LARGO LA SUA PRUA, HA PROVATO A
TRASFORMARSI QUASI FOSSE COLPA SUA" Maddalena
"HANNO
UCCISO UN RAGAZZO DI VENT'ANNI, L'HANNO UCCISO PER RABBIA O
PER PAURA PERCHE' AVEVA NEGLI OCCHI QUALL'ARIA SINCERA,
PERCHE' ERA UNA FORZA FUTURA,SULLA PIAZZA HO VISTO TANTI
FIORI CALPESTATI E DISPERSI CON FURORE DA CHI USA LA LEGGE E
SI SERVE DEL BASTONE E SUGLI ALTRI HA PRETESE DI
PADRONE" Varsavia.
"HO
SEMPRE ODIATO I PORCI ED I RUFFIANI E QUELLI CHE RUBAVANO UN
SALARIO, I FALSI CHE SI FANNO UNA CARRIERA CON CERTE
PRESTAZIONI FUORI ORARIO."
a muso duro.
Un saluto fraterno a
tutti gli iscritti.
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