Sono un monaco buddhista, ho 33 anni e
sono romano. Ho iniziato ad ascoltare Pierangelo Bertoli ben
prima di
diventare monaco. Erano gli anni '80, non ricordo con
esattezza l'anno preciso. Mi ricordo che era appena uscito
l'album "Tra me e me", il primo disco di Bertoli che
ho comprato.
Vorrei dare il mio contributo a questo sito condividendo con
tutti voi la mia esperienza personale con le canzoni di
Pierangelo. Per farlo, dovrò tediarvi raccontandovi un po' di
cose di me.
Da ragazzo sono stato un fervido comunista, un vero e proprio
mangiapreti. Tutto avrei immaginato nella mia vita
tranne che diventare religioso o, addirittura, diventare un
prete! Avversavo apertamente la Chiesa, la sua tradizione,
il suo potere, il suo clero, ecc. ecc.
Poi, a 20 anni, mi sono convertito al Buddhismo e dopo poco
tempo ho sentito dentro di me il desiderio di diventare
monaco. Gli ideali di tolleranza e rispetto della natura
propri del Buddhismo mi hanno subito conquistato e sono
andati a colmare un vuoto (il vuoto spirituale) che
evidentemente si era fatto strada dentro di me aprendo una
vera e propria voragine.
Data la mia avversione per le strutture ecclesiali, scelsi una
piccola scuola buddhista e cominciai i miei studi per
diventare monaco. Per "scuola buddhista" intendo
dire una congregazione, una chiesa. Nel Buddhismo non ci sono
autorità supreme come nella Chiesa Cattolica: non ci sono
papi né chiese che detengano la verità assoluta. Esistono
diverse scuole, ognuna con un proprio approccio e metodo di
apprendimento dell'insegnamento del Buddha. Da sempre i
credenti buddhisti entrano a far parte della scuola che espone
gli insegnamenti buddhisti in modo più consono alla
propria ricettività e sensibilità.
Ebbene, purtroppo questa è solo la teoria. Nei fatti le cose
stanno ben diversamente. Tanta era la mia devozione e
tanto forte il mio desiderio di aiutare gli altri diventando
monaco che non mi resi conto della palude nella
quale mi ero andato ad infilare.
Divenni monaco nel 1999 e presi i voti in Giappone, in un
tempio di Kobe.
Anno dopo anno, facendo parte del clero, cominciai ad
osservare dall'interno alcuni meccanismi che inizialmente
mi lasciarono perplesso, poi preoccupato e alla fine
decisamente indignato.
Di cosa parlo? Delle solite cose comuni a tutte le grandi
organizzazioni, siano esse politiche o religiose.
Corruzione, uso improprio del denaro, nepotismo, ipocrisia e
pregiudizio.
Nel Buddhismo i credenti fanno delle offerte al tempio,
offerte con le quali i monaci e le monache debbono
promuovere delle attività religiose nelle quali coinvolgere i
credenti stessi. Ebbene, io ho visto fare di quel denaro
un uso vergognoso.
Un esempio per tutti: venne in Italia un monaco responsabile
della propagazione estera. Io lo accompagnai a
Firenze per incontrare alcuni credenti. Alloggiavamo in un
albergo che era stato prenotato a nostro nome dal tempio
principale. Questo albergo (se qualche fiorentino lo conosce
potrà tranquillamente dire se ho ragione o no) è il
Baglioni Palace Hotel (o qualcosa del genere - l'unica cosa di
cui sono certo è il nome "Baglioni"). C'era una
stanza
prenotata a mio nome e una a quello dell'altro monaco.
Io ho sempre creduto negli ideali di vita semplice e sobria
proposti dal Buddha per i suoi monaci. Ho sempre desiderato
vivere secondo quegli schemi: il monaco rinuncia a delle cose
sue per condividerle con gli altri. Il monaco non deve
avere denaro suo, non deve accumulare ricchezze. Non è uno
stile di vita che si adatta a tutti, lo riconosco, ma è
quello che io cercavo per me.
Perplesso dal lusso dell'hotel, decisi di controllare i prezzi
delle camere. A quel tempo c'era ancora la lira.
Ognuna delle nostre stanze costava 750.000 a notte. In una
sola notte abbiamo speso 1.500.000 di lire. Tutti quei
soldi erano stati stanziati dal tempio principale. E chi li
aveva dati al tempio principale? I credenti. Quegli stessi
credenti che si aspettano che il clero faccia un uso buono del
denaro che gli affida. Perché il denaro ai preti viene
affidato e non regalato. Viene offerto affinché ci si faccia
qualcosa di buono.
Quei soldi erano stati sprecati per due monaci del cavolo, uno
dei quali ero io!
Da allora, con occhio sempre più critico, cominciai a
guardarmi intorno e vidi tutto quello che in passato avevo
criticato aspramente nella Chiesa Cattolica. C'era tutto, ma
proprio tutto, ed io non me ne ero accorto. Non avevo
veduto perché accecato dai miei ideali.
In quei giorni un mio caro amico mi informò che Pierangelo
era morto. Fu un colpo allo stomaco. Quell'anno, in
ottobre, io ero in Giappone e non avevo sentito la notizia.
Il giorno dopo comprai "301 guerre fa". Questo
acquisto fu determinante per la mia esistenza.
Il brano "Liberato me" mi portò a risvegliarmi, a
capire in che razza di schifo ero finito. Ci sono tre canzoni
di
Pierangelo estremamente significative per la mia esistenza: Il
Centro del Fiume, Liberato me e Srotolando Parole.
Non vi sto a dire il significato che do' ad ognuna di queste
canzoni. Credo che quando un autore propone agli altri una
cosa sua (sia essa una canzone, un libro, un quadro, un
fumetto o quant'altro) questa determinata "cosa"
smette di
essere sua ed entra nell'immaginario degli altri. Ognuno di
noi trova una sua chiave ed interpreta certe cose o certi
messaggi a seconda della sua situazione interiore o a seconda
di come sta vivendo la sua esistenza.
Ecco, io ho sentito chiaramente che...insomma, era come se
Pierangelo mi stesse parlando.
Ho ritirato fuori tutti i dischi di Bertoli che avevo e ho
iniziato ad ascoltarli con questa chiave. La sensazione di
sconfitta e di impotenza che provavo si è trasformata in
rabbia e voglia di cambiare.
Ho iniziato, nel mio piccolo, una riforma all'interno della
scuola di cui faccio parte. Sono uscito dagli schemi
imposti dalla cosiddetta "tradizione" e, pur
continuando a sentirmi un monaco...anzi, ad essere un monaco,
ho lasciato
la "chiesa" e ho iniziato a predicare nelle case dei
credenti. Alcuni di loro mi hanno seguito, altri sono
rimasti dove stavano. Con gli amici che sono venuti con me
cerchiamo di praticare un Buddhismo "sociale" che
sia
impegnato verso i problemi del nostro mondo e che non sia solo
incentrato verso una continua quanto inutile
autoincensazione di se stesso e celebrazione di valori di cui
si parla tanto ma che non vengono mai applicati.
Pierangelo Bertoli mi ha aiutato a comprendere che dovevo
combattere per quello in cui credevo. Mi ha fatto capire
che tutto quello che avevo criticato e ripudiato nella Chiesa
Cattolica lo avevo accettato solo perché promulgato
da una chiesa che si definiva "buddhista".
Ho smesso di chinare la testa e mi sono schierato apertamente.
Ora mi sento proprio come dice Pierangelo in
"Srotolando parole":
"Io che ho cercato di comprendere,
io, che ancora non mi voglio arrendere.
Io che ho creduto nelle favole
e sono rimasto da solo,
sono sicuro solamente che a sbagliare sono loro".
Grazie Pierangelo: se sono una persona più determinata e
migliore di prima lo devo soprattutto a te. Sei stato il
mio "bodhisattva", il mio angelo buddhista!
E a Marco e a tutti voi che vi occupate di questo sito, che
cercate di mantenere vivo il ricordo di Pierangelo, cosa
posso dire? Grazie!
Se c'è qualcosa che io possa fare, non esitate a chiedere.
Ho una domanda: ma come è possibile che non ci siano ristampe
su CD di vecchi ma fondamentali lavori di Bertoli
come "Il Centro del Fiume"? E' assolutamente
inaccettabile!
Ma chi ha i diritti d'autore di questi lavori? La famiglia?
E se noi fans facessimo una super-colletta per ristampare,
magari a bassa tiratura, qualche vecchio disco?
Ho un amico musicista che lavora in questo campo. Potrei
chiedergli quali sono i costi di un lavoro del genere
(sempre avendo il consenso di chi possiede i diritti
d'autore).
Insomma, non è veramente possibile che ci si sia dimenticati
tutti di Pierangelo. Nei negozi trovo dischi di
Al Bano, trovo la collezione completa di Riccardo Fogli, trovo
l'opera omnia di Little Tony e non riesco a trovare
un cavolo di vecchio disco di Bertoli? Ma andiamo!
Per conto mio ho questi dischi:
su 33 giri:
Tra me e me
Sedia elettrica
Eppure soffia
su CD
Eppure soffia
A muso duro
301 guerre fa
Gli anni miei
Certi momenti
Italia d'oro
E' ovvio che cerco disperatamente tutti gli altri. Credo di
riuscire a procurarmi facilmente anche "Bertoli Studio e
Live". Qui a Roma tutti i CD che ho sono ancora
facilmente reperibili, quindi se a qualcuno di voi servono,
fatemelo
sapere. Li posso comprare per voi e spedirveli.
Cosa mi sapete dire della Banda del Suonatore Jones che
suonerà le canzoni di Bertoli? Vorrei venire al concerto,
spero di poter lasciare Roma per unirmi a voi.
Ho appena comprato il CD tributo "...a Pierangelo Bertoli".
L'ho ascoltato solo una volta, vi farò sapere presto cosa ne
penso.
Grazie a tutti per aver letto 'sta letterona. Mi dispiace
avervi dovuto rompere con un megariassunto delle mie
vicende personali, ma se non l'avessi fatto non avrei potuto
spiegare quanto sia stato importante per me
Pierangelo Bertoli.
Ciao!
Nicola