Rosso
(3min 10 secondi)
nota :
musica molto simile a quella poi data a Rosso colore
Caro amico, la mia lettera ti giunge
da lontano,
dal paese dove sono a lavorare,
dove son stato cacciato da un governo spaventoso
che non mi forniva i mezzi per campare;
ho passato la frontiera con un peso in fondo al cuore
e una voglia prepotente di tornare,
di tornare nel paese dove son venuto al mondo,
dove lascio tante cose da cambiare.
E mi son venute in mente le avventure del passato,
tante donne, tanti uomini e bambini,
e le lotte che ho vissuto per il posto di lavoro,
i sorrisi degli amici e dei vicini ;
e mi sono ricordato quando giovani e felici
andavamo lungo il fiume per nuotare,
e Marino il pensionato ci parlava con pazienza,
aiutandoci e insegnandoci a pescare.
Caro amico, mi è venuto di pensare come è grande
questo popolo che lascio al mio paese che mi ha fatto e mi ha nutrito
con il suo amore smisurato cosi solido bellissimo e cortese.
Quella volta che
Riccardo ci portò da suo cugino e l'Achille si trovò la fidanzata e
Riccardo confessò di aver provato insieme a lei , che la cosa era tutta
combinata.
Ed il padre di
Giovanni che faceva il contadino ci insegno la mietitura del frumento ,
ci parlò delle sue bestie della gioia del raccolto della pioggia il
sole ed infine il vento
E la gioia prepotente
delle feste di paese festival dell'abbondanza dell'amore dove il popolo
festeggia le bellezze della vita dove il cuore si riempie di calore
Non
Vincono (4min 11 secondi)
Ben altro che pace e lavoro ci hanno
portato
davanti alle fabbriche schierano il carro armato
e radono al suolo le case ed i forni del pane
perché tutto un popolo in lotta patisca la fame.
È guerra tra il cane che sfrutta e l'uomo sfruttato
è guerra tra il porco che inganna e l'uomo ingannato
è guerra tra il popolo schiavo che soffre e patisce
e il cane che affama ed opprime e il dolore sancisce
eppure qualcuno ha creduto alla pace coi lupi
e adesso ci stanno opprimendo e rendono i tempi più neri e più cupi.
Se oggi nessuno ha timbrato è perché non serviva
e nelle galere han portato chiunque reagiva
peccato che il tempo sia stato fissato da loro
invece che nascere prima dal nostro lavoro.
Nei campi nessuno ha guardato se il tempo è cattivo
nei prossimi giorni il sereno non porterà cibo
ma stacca dal chiodo il tuo pezzo di sano potere
se il tempo è fissato da loro non stare a sedere
non vincono, non vinceranno, non hanno domani
la forza è nel puntello impugnato da oneste fortissime mani.
Il prossimo fuoco sarà ravvivato da noi
nel posto nel tempo e nel modo fissato da noi
nessuno potrà soffocarlo diventerà immenso
mi sembra già di vederlo se solo ci penso
non vincono, non vinceranno, non hanno domani
la forza è nel puntello impugnato da oneste fortissime mani
C'era
un tempo (4min 17 secondi)
C'era un tempo che i miei occhi
non vedevano che te,
c'era un tempo che dormivi accanto a me
senza pensare io credevo tu potessi dedicare
la tua vita solo a me.
Eri bellissima,
quando mi amavi.
Non ho mai capito bene
come fosse cominciato,
so soltanto che sei tu che l'hai voluto,
certo però, non era un caso tu volessi far cambiare
l'operaio ch'era in me.
Non ti bastavano
le mie canzoni.
Dicevi che l'amore
è una strada senza uscita,
ho spostato le frecce ai crocicchi della vita;
la strada si distende
e mi porta ad andar via
non c'è posto per l'amore nel tuo mondo di magia.
C'era un tempo che parlavi
della forza del destino,
degli ostacoli che getta sul cammino,
ma io non ho creduto alle leggende che tuo nonno
ti cantava intorno al fuoco;
non sono stato al giuoco,
non ho accettato.
C'era un tempo che credevo
che il tuo amore fosse vero,
ma il tuo amore è troppo chiuso tra te e me,
perché non sai capire che la gente può morire
senza aver amato te;
com'è difficile
farti capire.
Dicevi che son pazzo
perché amo la gente,
mille anni più saggia è invece la mia mente;
capisco tutto quanto
pensando ai miei ricordi:
avevi troppo amore nei tuoi dannati soldi.
Voglio stare nel mondo,
dare un senso alla mia vita,
e riempirla di sorrisi nuovi e veri,
così non posso più restare a fingere l'amore
che non c'è tra te e me:
non è possibile
restare insieme.
Marisa
(2min 48 secondi)
Focom Marisa cas qua ce lera fiau
E ma cu se cumà le bell la fer l'amaur
Andè tre sa in gir in besa pre sa le rivas
E a sasa che in mei sa sas
Focom Marisa camp a sera in bianc e rot
E un dè scurdè la colp a granch ca ier a port
Ai era smort com'era foss ammalè
E invece ai era innamurè
E quand ai vedra la metiva feinalvè
La unciva guerda che dei dube spina sé
Ai penseva de allargà la facia da coiòn
E intant can le feva zabaion
Me pedra al dè le ver dein non savera gnint
E aun parleva la partida li na mic
Ma insev la conda a un cateva de san panc
El so cravatt e un sel me franc
Focom Marisa gai imparea le fer l'amaur
E tut l'amic ma propr aniti i genitaur
E anch adess dop tutt l'acqua che passè
Ai sun anchera innammurè.
|
Festa
(2min 47 secondi)
nota :
musica molto simile a quella poi data a Cent'anni
di meno
Oggi nei campi si balla
e si canta
E ci si narra ridendo la vita
Si beve vino, si mangia salame
Ciccio è già sbronzo, quel figlio di un cane
Oggi l'amore ha trovato successo
Tra il sole dei campi ritrovo me stesso.
Guardati in giro, la gente che gioca
Che si diverte, che è piena di vita
Vedi chi arriva, c'è pure Michele
Forza balliamo, non stare a sedere
Partiti di corsa virandoti appresso
Tra il sole dei campi ritrovo me stesso
Campi fioriti, una grande tovaglia
Ti senti questa e quest'altra ricordi
Fortuna spacciata di quella partita
Il lavoro, le donne, la gioia infinita
Canta a quel modo, si sgola è lo stesso
Tra il sole dei campi ritrovo me stesso
Ragazze gioiose che lanciano occhiate
È semplice e bello per loro l'amore
Il cane che gioca con ogni bambino
Il giro più lungo del fiasco di vino
Vuotato di un sorso, ma questo è l'eccesso
Tra il sole dei campi ritrovo me stesso
Ballare sull'erba con cento ragazze
Il coro cantato da mezzo paese
Scoprire tuo padre tornato ragazze
Che ride felice e corteggia tua madre
Sentirsi contenti ed averne possesso
Tra il sole dei campi ritrovo me stesso
La sera ti trova felice e sorpreso
Ritorni sereno abbracciando qualcuno
La voce che chiama a raccolta i bambini
Le luci lontane, festosi puntini
Il giorno è finito ma è festa lo stesso
Qui fra la mia gente ritrovo me stesso.
Ho
trovato l'amore (2min 56 secondi)
Nello sguardo di un
uomo dei campi ho trovato l'amore
Nella faccia di un bimbo che dorme ho trovato l'amore
Tra le mani di un vecchio operaio ho trovato l'amore
Mi son chiesto che cosa ci manca
Dove l'uomo abbia fatto l'errore
La mia testa si chiede mai stanca chi ha nascosto l'amore
Nel sorriso di mamma che canta ho trovato l'amore
Nel cammino di un uomo che cerca ho trovato l'amore
Tra le aiuole di un verde giardino ho trovato l'amore
Mi son chiesto che cosa ci manca e che cosa è sbagliato
È bastato inventare una banca, l'uomo è stato imbrogliato
Nel calore di un tetto di paglia ho trovato l'amore
Nell'unione tra un uomo e una donna ho trovato l'amore
Nella forza di un braccio proteso ho trovato l'amore
Se è bastato mostrare un sorriso per vedere sbocciare l'amore
Voglio aprire alla gente il mio viso e parlargli col cuore
Nell'ardore di un popolo in lotta ho trovato l'amore
Nell'abbattere un serpe che striscia ho trovato l'amore
Nell'avere un immenso ideale ho trovato l'amore
Se qualcuno ha nascosto l'amore derubandoci senza pagare
Oggi infine l'abbiamo trovato nella gloria del nostro ideale
Operai, contadini, studenti, ritroviamo l'amore
In un'unica bandiera rossa ritroviamo l'amore
In un popolo forte ed unito ritroviamo l'amore
Per erigere un mondo migliore ritroviamo l'amore Un
sogno (2min 53 secondi) L'era
una not come tanti ch'ag nè
quand as va a let stof e stlee
ma apeina desd am sintè come un re
per quel ch'am era insugnee.
Tot i operai ch'i lavureven
ig' iv'n al sold ed camper
e quand da vec i er'n in pensiaun
ig'n iv'n anchera da magner.
Tot i ragas ier'n insem ai piò vec
come dau faci d'un spec
gninta piò leder e gninta bancher
e gninta carabiner.
I calabreis e i piemunteis
is abraseven fra 'dlaur
e i mariner coi muntaner
i eren dacord e d'amaur.
Un po' piò avanti ag era un tapet
fat col staneli di pret
nisun al vliva cmander in un gueren
con la paura 'd' l'inferen.
Gninta piò pegri gninta piò lauv
gninta pastaur e padraun
pochi paroli seimper piò fat
gninta piò furb o coiaun.
A vdè paser una banda ed suldee
con di salam tot lighee
i' ven fat so in un fas da bruser
tot qui ch'ig vliven cmander.
ché i capitani lè i generee
con i teneint e i magiaur
e po' i minester zodes e Pepa
industrie dittataur.
I fen na busa piò granda dal saul
ig fichen deinter l'unaur
po' quand al rosch al fò tot e spasee
i anden a fer so el sitee.
Gninta piò guera sauvra la tera
gninta piò nee difereint
i eren tot seri i eren tot baun
seinsa guarder i pareint.
L'era una not come tanti ch'ag né
quand as va a let stof e stlee
ma apeina desd am sintè come un re
per quel ch'am era insugnee. Marcia
d'amore (2min 36 secondi) Quante
volte mio padre ha visto i raccolti, quante stoppie riarse dal sole.
La sua pelle bruciata dall'arido vento, poco pane ma tanto sudore.
Poco amore, la guerra, l'emigrazione, poco tempo per vivere e poi
Io suo figlio operaio, nessun cambiamento, poco pane e sudore per noi.
L'oppressione ci ha tolto il respiro, la rivolta ci esplode nel cuore,
Ma l'amore ci ha unito le mani e il futuro si è fatto migliore.
Fianco a fianco, da dentro è scattata una molla,dopo un giorno eravamo
una folla,
è arrivato il momento di farci ascoltare, su compagni, corriamo a
lottare.
Oggi, unite le mani a catena,
Marceremo per fare la vita migliore, canteremo, la faccia nel sole,
Urleremo e anche i sordi dovranno sentire la canzone di un nuovo avvenire,
Perché il giorno che allora saremo a guardare
Sia il più bello che il mondo abbia visto spuntare.
Ed un popolo immenso da sempre sfruttato
Alla fine sarà liberato. |
Rosso
Colore (2min 29 secondi)
Caro amico, ti
ricordi quando andavo a lavorare,
e pensavo di potermi già sposare,
e Marisa risparmiava
per comprarsi il suo corredo,
e mia madre l'aiutava a preparare;
ed invece di sposarci tra gli amici ed i parenti,
l'ho sposata l'anno dopo per procura,
perché chiusero la fabbrica e ci tolsero il lavoro
e ci resero la vita molto dura.
Noi ci unimmo e poi scendemmo per le strade per lottare,
per respingere l'attacco del padrone;
arrivati da lontano, poliziotti e celerini
caricarono le donne col bastone;
respingemmo i loro attacchi con la forza popolare,
ma, convinti da corrotti delegati,
ci facemmo intrappolare da discorsi vuoti e falsi,
e da quelli che eran stati comperati.
E mi
viene da pensare che la lotta col padrone
è una lotta tra l'amore e l'egoismo,
è una lotta con il ricco, che non ama che i suoi soldi,
ed il popolo che vuole l'altruismo;
e non contan le parole che si possono inventare,
se ti guardi intorno scopri il loro giuoco:
con la bocca ti raccontano che vogliono il tuo bene,
con le mani ti regalan ferro e fuoco.
L'autobus
(5min 34 secondi)
Siam tutti qui
sull'autobus seduti ed assonnati
corron con poca voglia gli ultimi arrivati
ognuno prende posto in fondo al suo cantone
si chiude in un silenzio che è frutto di
oppressione
e gli operai sull'autobus son pronti per partire
le donne i vecchi e i giovani son stanchi di aspettare.
Svoltato il primo angolo il sole ci colpisce
in pieno vola sul viso e gli occhi ci ferisce
e sembra che le bocche non vogliano parlare
che stare in quel silenzio sia un fatto naturale
ora cammina l'autobus il viaggio è
cominciato
ed il parlare è un fatto che sembra sia vietato.
Ma certo non è vero, Maria non può tacere
il suo sorriso sul
volto non può più trattenere
e parla dei suoi figli con chi le sta più
accanto
e parla ad alta voce: ora il silenzio è
infranto
viaggia più allegro l'autobus quasi avesse capito
il muro del silenzio è stato demolito.
Siam tutti un po' sorpresi colpiti svergognati
come se a quel silenzio fossimo rassegnati
la maschera dal viso ci è stata ripulita
la nostra faccia esprime amore e vita
spedito imbocca l'autobus strade sempre più grandi
e porta all'apertura del cuore dei viaggianti.
Dei figli ,della casa parla la Lucia dei prezzi
della carne della macelleria racconta del lavoro, del misero
salario
e parla dei soprusi che compie il proprietario
e l'autobus si ferma, raccoglie facce nuove
dal cuore del viaggiante qualcosa ora si
muove
Ed è arrivata a tutti la voglia di parlare
e la scoperta insieme che adesso si può fare
e l'allegria sorprende i pigri ad origliare
che anche se non parlano restano ad ascoltare
l'autista è come noi, parla con il vicino
è nuovo in questo giorno l'autobus del mattino.
Le donne i vecchi e i giovani non dico son già uniti
ma è come se lo fossero di più ogni minuto
perchè in ogni sillaba che rovesciamo a imbuto
c'è dentro sempre un unico identico nemico
ognuno adesso parla di sè con il vicino
è un unico pensiero l'autobus del mattino
Il prezzo della carne, la misera pensione
i figli sulla strada della televisione
e dei licenziamenti e della repressione
a quel film pornografico la su quel cartellone
e l'autobus ribolle di giusta ribellione
si parla degli abusi compiuti dal padrone.
Maria parla più forte , lo
dice lei per tutti
la colpa è del governo, "massa di farabutti"
appeso c'è un cartello difendi la tua spesa , insieme
lo strappiamo non sopportiam l'offesa
l'autobus ora è vita, il sole è entusiasmante
che bel mattino è questo: domani sarà raggiante
Per
dirti t'amo (4min 02 secondi)
Avrei voluto dedicarti
una canzone
con le parole della televisione
tutti quei fiori e quei discorsi complicati
che al cine fanno nei locali raffinati.
Ma mi sembrava di commettere un reato
perché per dirti che sono innamorato
perché per dirti cosa penso in fondo al cuore
non c'è motivo che mi finga un grande attore.
Per dirti t'amo, amo te, bastava solo che guardassi intorno a me
per dirti ti vorrei sposare, è giusto dirlo, dirlo in modo naturale.
Non voglio chiuderti in nessun mondo fatato
e non ho voglia di tornare nel passato
io so, potremmo avere il mondo nelle mani
se siamo forti e fiduciosi nel domani.
Avremo un posto dove andare a lavorare
e avremo figli da allevare e da curare
e tanto amore dalla gente come noi
e avremo un mondo, un mondo nuovo intorno a noi.
Per dirti t'amo, amo te, bastava solo che guardassi intorno a me
per dirti ti vorrei sposare, è giusto dirlo, dirlo in modo naturale.
(parte
solo musicale non compresa nella versione successiva)
La vera vita non si alleva in una serra,
chiedo il tuo amore, che è nutrito dalla terra,
perché è cresciuto con la pioggia e con il sole
e sa capire anche queste mie parole.
Per dirti t'amo, amo te, bastava solo che guardassi intorno a me
per dirti ti vorrei sposare, è giusto dirlo, dirlo in modo naturale.
Rosso
Colore Dell'amore (3min 17 secondi)
Caro amico, per
favore, tu salutami gli amici,
ed il popolo, che è tutta la mia gente;
sono loro il vero cuore, che mi preme ricordare,
che rimpiango e che mi ha amato veramente;
verrà un giorno nel futuro che potremo ritornare,
e staremo veramente
al nostro posto,
finiremo di patire, non dovremo più emigrare
perché un tale ce lo impone ad ogni costo.
E salutami tua madre, dai un abbraccio a tua sorella,
chissà come sarà grande e signorina;
e lo so, sarà bellissima come son le nostre donne,
sanno vivere con forza che trascina;
ma le hai mai guardate bene - ti sorridono col cuore,
negli sguardi non nascondono timore,
dove sono però uniche è sul posto di lavoro,
son con gli uomini e si battono con loro.
E
spartiscono le gioie i doveri e le fatiche non si mettono da un lato ad
aspettare e dev'essere pensante trovarsele nemiche quanto partono decise
per lottare.
Ti
ricordi di Marisa quando mi ero innamorato e non mi veniva forza di
parlare ed invece ci trovammo nel corteo del primo maggio e fu li che mi
riuscì di incominciare.
Ho pensato tante volte
che c'è un senso a tutto questo,
quest'amore non ci cade giù dal cielo;
ma parlando della vita, e pensando al mio paese,
mi è sembrato come fosse tolto un velo,
e mi pare di sapere, e finalmente di capire,
nella vita ogni cosa ha un suo colore,
e l'azzurro sta nel cielo, ed il verde sta nei prati,
ed il rosso è il colore dell'amore,
e l'azzurro sta nel cielo, ed il verde sta nei prati,
ed il rosso è il colore dell'amore
|