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Sergio di Placido Il giorno dopo ho scritto quasi di getto queste rime dedicate a lui. Mi fa piacere che trovino posto in questo sito: è il mio modo di ricordarlo. Ripensare a un artista scomparso, riascoltare alla radio un suo brano. E ragionare così, amaramente, su parole che vanno lontano. Anche lui come Lucio e Fabrizio, come Rino, Ivan e Augusto, musicava emozioni col suo vizio di parlarci di un mondo non giusto! Io i cantanti li chiamo per nome, ed è come amicizia vera e non penso sia solo una musica da bollare come leggera. E’ pesante e non ne fai senza, soprattutto quei testi d’autore: ti accompagnano un’esistenza fanno parte di te, del tuo umore! Spesso ripenso a quelle due volte, due concerti, due diverse estati; ed a quelle persone, non molte, e agli assenti che si eran sbagliati! E da allora Pierangelo ascolto sempre più le tue canzoni e ricerco spesso quei versi per provare quelle sensazioni. Non è facile però, ti assicuro, ascoltarle e accettare passivo che quelle tue frasi “a muso duro” non potrò più applaudirle dal vivo.
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